Attività

TEATRALE

L’attività teatrale dilettantistica della CI di Buie, inizia fin dalla nascita del sodalizio in quanto subito dopo la fine della Il guerra mondiale, i giovani iniziarono a presentare al pubblico piccole scenette di carattere politico, folkloristico e umoristico. I testi erano per la maggior parte scritti da impiegati e intellettuali locali.

Alcuni di essi erano musicati e venivano accompagnati dal coro. Una delle prime commedie presentate fu ,,L’illusa“ scritta da Giovanna Antonini che ne curò anche la regia. Seguirono poi tante altre commedie come ,,Il caso kaciovska“ che illustrava la vita di un Kolkos in Russia, diretta dall’insegnante Carmel oppure ,,Il mulino di Pola“, scritto da Erio Franchi e Lauro Chiari e diretto da Dario Scher, copione che tende a raffigurare unicamente gli avvenimenti svoltisi a Pola nel gennaio del l 947 durante l’amministrazione inglese e culminati con l’eccidio di via Dignano.

I primi giorni di settembre del 1948, in una riunione del Circolo di Cultura Popolare Italiano, Vennero scelti i membri che avrebbero potuto far parte della filodrammatica del Circolo medesimo. Venticinque i prescelti: Posar Rina, Brezar Antonietta, Manzin Augusto, Sessa Evelina e Maria, Perossa Riteysterle Lina, Posar Silvano, Bonettì Laura, Barba Servolo, Bonetti Luigi, Alessio Bruno, Vascotto Giovanni, Potlecca Urbano, Beletic Giuseppe, Barbo Servolo, Crastich Giuliana, Dussich Anita, Belli Bianca, Barba Luigia, Cramestetter Nella, Marzari Mario, Papo Mariucci, Bonetti Lina e Vascotto Egìdia. Si giunse così al 1950, anno in cui la Filodrammatica del Circolo si accostò ad un lavoro abbastanza impegnativo: ,,La cavalleria rusticana“, sotto la regia dell’attore del Dramma Italiano di Fiume, Nereo Scaglia. Il successo ottenuto spronò i giovani filodrammatici a proseguire nella loro attività. Fu presentata poi una commedia completa: “La bozeta de l‘ogio“.

Dopo un periodo di sosta dovuti a motivi obiettivi, venne ripresa l’attività ma questa volta pianificata e costante grazie anche all’interessamento delle autorità. Aveva così inizio una nuova era per la Filodrammatica del nostro Circolo, Essa, per i risultati ottenuti e per gli impegni assunti, poteva oramai distinguersi dalle altre semplici filodrammatiche. Per questo motivo prese il nome di “Piccolo teatro di prosa“. Con questo nuovo nome e con un repertorio stagionale comprendente anche lavori di maggior valore artistico, il complesso affrontò pubblico e critica nel luglio del 1953. Regista valido del Piccolo teatro di prosa fu Aldo Bressan. Con “Ostrega che sbrego”, commedia brillante in tre atti di Arnoldo Fraccaroli, il Piccolo teatro di prosa terminò la sua attività nel 1955. Si concluse cosi un periodo dei più prosperi dell’attività teatrale di Buie. La messa in scena di questi lavori richiedeva fatica e sacrificio per i nostri dilettanti, ma ugualmente il palcoscenico diventava per loro un punto d’incontro e non mancavano di certo anche i momenti comici in amicizia. Sono state innanzitutto le favorevoli condizioni economiche della regione a favorire il Piccolo teatro di prosa, a Buie in particolare in quanto capoluogo del distretto che allora faceva parte del TLT. Dai fondi per la cultura si poteva attingere quanto necessario e il teatro ottenne un regista stabile, Aldo Bressan. I truccatori, scenografi e i costumi provenivano dal teatro di Fiume mentre l’orchestrina sinfonica dal C.I.C. di Pola. In occasione di ogni spettacolo, le locandine e i manifesti si stampavano nella tipografia di Umago. L’amore per il teatro rimase e per alcuni anni la filodrammatica si presentò al pubblico con commedie e drammi in tre atti. Rimase sempre Aldo Bressan a curare la regia assieme agli attori del Dramma Italiano di Fiume, Angelo Benetelli e Nereo Scaglia che, grazie alla loro esperienza garantivano il successo dello spettacolo. Fu Claudio Ugussi ad aprire un nuovo periodo per la filodrammatica nel l966 che raccolse un nuovo gruppo di giovani volenterosi che si impegnarono per diversi anni con interessanti atti uniti che vennero poi presentati alle varie rassegne e nei teatri di diverse cittadine dell’Istria.e La rassegna venne divisa in gruppo A e B, e la filodrammatica della CI di Buie preferì presentarsi nel gruppo B con Patto unico “In pretura”. Il lavoro offriva numerosi contrasti comici nel quale il regista dimostrò di avere molta inventiva rendendo funzionali tutte le figure presenti in scena. Alla fine della manifestazione tenutasi il 24 maggio del 1966, la giuria nominata dalPUnione degli Italiani dell’lstria e di Fiume, assegnò il primo posto tra le filodrammatiche del gruppo B al gruppo dilettantistico di Buie.