La banda

D’OTTONI

Documenti antichi affermano l’esistenza della banda a Buie e di varie esibizioni già dal 1841. Sono ancora Vivi i ricordi, tramandati dalle testimonianze di generazione in generazione, dei due complessi bandistici che esistevano a Buie agli inizi del 1900: dei “Bianchi” e dei “Neri” in continua competizione. Nuovi maestri di banda sono Giuseppe Tessarolo e Riccardo Zigante di Buie.

Nel 1945, una sola banda riprende l’attività e con la fondazione del Circolo di Cultura Popolare Italiana di Buie, nel 1947, ne diventa una sua sezione. Diretta dal maestro Zigante e per alcuni anni anche dal maestro Diqual di Portorose, opererà fino al 1968.Dopo l’esodo, questa importante tradizione è andata scomparendo, e ci sono stati dei momenti di silenzio in questo campo musicale. La Banda d’ Ottoni detta comunità degli Italiani di Buie ha iniziato con la sua attività già negli anni novanta come orchestra giovanile sotto la dirigenza del mai compianto maestro Pino Vok. Lui ha fatto rivivere la tradizione, facendo riecheggiare il suono degli ottoni per le vie della nostra città grazie ad un gruppo di giovani alunni della scuola elementare italiana di Buie. Per un breve periodo si alterneranno i maestri Alessandro Reschitz e Roberto Tropea entrambi di Muggia. Dal 1999 al 2006 la direzione del complesso passa al maestro Giuseppe Manin di San o Canzian d’Isonzo.

Oggi, la direzione del complesso bandistico della Comunità degli Italiani di Buie è affidata da più di dieci anni al M° Corrado Moratto. Una quarantina di attivisti si ritrovano per le prove, mentre venticinque nuovi allievi costituiscono il futuro della banda partecipando ai corsi che comprendono lezioni di Teoria, Solfeggio, Strumento, Canto e Musica d’Assieme. Gli strumenti interessati sono quelli a fiato e a percussione presenti nell’organico tradizionale del complesso bandistico.

Durante l’anno gli allievi hanno l’opportunità di esibirsi in piccoli concerti organizzati al fine di vivere le prime esperienze del far musica per qualcuno. La frequenza è settimanale e prevede lo studio di un repertorio bandistico, adattato alle capacità di ogni musicante in formazione. L’allievo che inizia, poi, a far parte dell’organico effettivo si abitua a condividere le opinioni degli anziani, a esprimere opportunamente le proprie e, successivamente, si trova a dover spiegare a sua Volta agli allievi più giovani di lui le cose che ha appreso.

L’ambiente eterogeneo per sesso, età, cultura e professione della banda vuole essere un esempio di convivenza costruttiva basato sul principale elemento comune che è la passione per la musica e la sua diffusione al servizio dell’intera comunità.

Oltre ad essere sempre presente alle manifestazioni culturali del territorio, la banda ha riscosso ottimi successi anche in Slovenia e in Italia. Lo spirito allegro e festoso, che si unisce ai momenti di serietà, risultano essere uno dei suoi punti di forza. Una delle onorificenze da ricordare è quella che venne conferita al complesso d’ottoni della CI di Buie diretto dal maestro Pino Vok nel 1996 durante la partecipazione al XXV Convegno Internazionale’ dei complessi bandistici e gruppi folkloristici di Piove di Sacco “Città dei Portici 2”. In quell’ occasione la nostra banda musicale ricevette la Medaglia ufficiale del XV ° anno di pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II e la Medaglia d’argento del Sommo Pontefice.