Sezione

DI RICERCA

La sezione di ricerca della CI di Buie, guidata da Lucia Ugussi, è una delle sei sezioni di lavoro nate nel 1983 nell’ambito della neoeostituita Presidenza diretta da Adriana Vascotto. Ne hanno fatto parte la stessa presidente Vascotto e Nadia Moratto che hanno collaborato in alcune ricerche.

In questi decenni è stata realizzata una notevole mole di lavoro che vale la pena di sottolineare avendo trattato svariate e importanti tematiche come la ricerca sulla nascita e sullo sviluppo della nostra scuola, la raccolta di conte e filastrocche, la biografia dei deportati di Buie nei campi di concentramento tedeschi, la raccolta dei toponimi, dei cognomi e dei soprannomi, la raccolta di reperti archeologici del territorio di Buie, la ricerca sulla nascita del coro e della banda d’ottoni, la nascita dello sport a Buie, la salvaguardia delle epigrafi tombali del cimitero storico di S. Martino, il ruolo della donna a Buie nella Prima guerra mondiale. Tutti i lavori, oltre alle mostre tematiche, sono stati pubblicati su vari giornali, atti e monografie. L’ultima fatica della sezione di ricerca è il piccolo museo permanente di reperti archeologici, inaugurato presso la Comunità durante i festeggiamenti del suo settantesimo anniversario. Il fine di questo progetto è la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti in superficie negli anni 1995-2005 sul territorio di Buie e la loro esposizione al pubblico. La collezione museale permanente dei reperti, raccolti da Lucia Moratto Ugussi, portano un arricchimento culturale alla nostra località. La valorizzazione del progetto sarà determinata dalla registrazione della Collezione museale da parte della Soprintendenza ai beni culturali della Regione [striana (secondo la legge). Il catalogo sarà trasmesso al Museo Archeologico dell’Istria di Pola ad uso di consultazione.

Da allora quindi, la sezione ha eseguito molti lavori riguardanti la cultura spirituale e quella materiale grazie alle molte testimonianze orali raccolte dagli anziani, alle quali va tutta la nostra riconoscenza, e a studi su fonti d’archivio. l ricercatori della nostra CI, tra i quali ricorderemo anche Valter Turòinovic con la sua opera “Un falco incioda partera”, spronati per il bisogno di riscoprire le proprie radici e le tradizioni della cultura del proprio territorio, partecipano a Concorsi, Convegni e pubblicano i loro lavori in varie edizioni. Ci sono anche gli appassionati che custodiscono raccolte individuali inedite su memorie collettive, come Silvano Posar che, donando un pezzo della sua collezione alla CI, ha arricchito l’archivio della stessa. L’impegno profuso nella ricerca e salvaguardia del nostro patrimonio storico e culturale rimane una valida testimonianza da tramandare alle future generazioni.